martedì 18 dicembre 2007

Violenza, violenza in famiglia. La casa come luogo di ogni obbrobrio. La casa come insulto. Ma anche la casa come gioia, rispetto, amore, solidarietà. Si sceglie nella vita di dire e dare un senso alla propria vita. Emulazione, dicono. Ed è vero. Quanti covano la violenza aspettando l'occasione per misurare le proprie forze: se altri l'hanno fatto, perché non io. Quanti attendono l'occasione per un gesto d'amore che non sanno esprimere. Oggi ho ritagliato i fiocchi di neve in ospedale, grandi fiocchi di carta bianca per rendere più belle le stanze dei piccoli ospiti in questi giorni di festa, un nulla di fronte al dolore e all'ansia dei piccoli, e dei loro parenti. Ma potevo non farlo, potevo guardare altrove e lasciare che altri dessero una mano. Chi ritaglierà altri fiocchi di neve dopo di me? Chi vorrà sentirsi parte di questo piccolo progetto d'amore? Oggi sto ritagliando i fiocchi di neve per abbellire la stanza di Patti, quando tornerà a casa. Qui potrà leggere la dolcezza di un gesto che invade lo spazio con armonia. Così potrà capire che ogni luogo può essere casa, che ogni luogo può essere amore. O può essere violenza. E' solo una scelta di vita, una catena di gesti che seguono una strada o l'altra. A dopo, Lorenza

CASA Mostra d’arte contemporanea a cura del LAP Laboratorio di Arte Pubblica e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle arti di Napo...