martedì 8 gennaio 2008

Potenza e sirene


Ho attraversato la città, stretta nel traffico,
quotidiana grana da sgranare tra mugugni
e tentativi di relax. Ne approfitto, pensi,
e stendi il collo chiudi gli occhi rilassi
il piede e lasci che il braccio
cada giù...non hai tempo che per un lento istante,
dietro s'inventa un assolo un aguzzino del tempo e gli fa eco
l'assillante bionda da sballo, forse
va verso l'amore, se ne sente il profumo
che valica imprudente
il parabrezza appannato. Sirene.
Sirene all'andata ti schiacciano
al bordo della strada, attimo di panico,
mio padre, mia figlia, mia nipote, mio marito,
un amico un'amica un parente dimenticato.

Sirene. Al ritorno. Aspetti che passi come un'onda gelida
sulla tua pelle, ripassi i racconti di lutti
mai elaborati. I racconti della città che si stringe
alla madre al padre all'amica che soffre
l'abbandono, ingannando la solitudine
tra baci formali e abbracci che illuminano
rosari di slides nella memoria e nel cuore.

Sirene. Al balcone vomiti curiosità e ansia.
Un vecchio manda segnali fetidi
dalla sua casa deserta, i vicini temono
per la sualoro vita. Vigili, centodiciotto,
carabinieri invadono il suo mondo
tappezzato di rifiuti. La città soffre il fetore,
affonda allora le narici nelle nuvole,
sprofonda poi con nonchalance
nell'indifferenza, risorge patetica
ad ogni gesto-sirena e parola-sirena
che interrompe crociere mentali e viaggi
di narcisi stretti nella loro plastica
patinata. Sirene. Mi aggrappo alle nuvole
per sentire ancora le voci del dolore che rende
umanissima questa città distratta.

La Giuria della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, di Elisa Laraia

Elisa Laraia Sta per aprire i battenti la 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia dal titolo Stranieri Ovunqu...