giovedì 17 gennaio 2008

Potenza e buste


Tra trine d'alberi e rigide cornici di palazzi
un mandorlo rifugio di gatti affonda
radici nella rupe, residuo d'orti urbani stretti
tra cielo e cemento, smerlato dalle reliquie
dell'incuria, dell'ignoranza, della distrazione.

Si abbandonano al vento, ruderi di una civiltà
che sopravviverà così a se stessa almeno
quattrocento anni, le buste di plastica
gonfie d'aria odorosa di cucine e scarichi d'auto.

Così oggi al mio sguardo si è rivelata la quotidiana
epifania di bianchi, innocenti involucri
del supermercato condominiale, ne ascolto
i fruscii sommessi, mentre lascio che i rari riflessi
sfondino per me la linea corta dell'orizzonte urbano.

Saluti

Che dirvi. Mi piacerebbe conoscervi un po' di più, miei lettori, e poter io stessa diventare vostra lettrice. Questo post è pensato per invogliarvi a presentarvi e a iniziare un dialogo sulla lettura, sulla scrittura, sui fatti di cronaca, sul senso delle cose, insomma un'occasione per dirsi "qualcosa", al di là della parete virtuale che ci separa. A presto, Lorenza

CASA Mostra d’arte contemporanea a cura del LAP Laboratorio di Arte Pubblica e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle arti di Napo...