mercoledì 23 gennaio 2008

Potenza e palazzi


Oggi ho navigato oltre la pareti dei palazzi
che si arrampicano verso il cielo, ho scalato
le scale che contavo da ragazza per spegnere
le paure delle sere di periferia, ho viaggiato
nelle stanze della mia casa interamente dispersa
in ruoli e progetti. Io madre, io moglie, io nonna,
io politica, io sarta, io ricamatrice, io donna
delle pulizie, io poeta, io mercante, io amica/nemica
di me stessa. Io che la sera mi raccolgo in briciole
per darmi in pasto ai miei sogni ai miei incubi. Io
che mi rotolo come collana di perle logorata dall'uso
su balconi e finestre e interni, dove tento d'animare
con i riflessi dello sguardo oscuri angoli di solitudine.

Io che scommetto sui sentimenti sulle passioni
sulle scommesse dei vicini e sulle attese di tutti.
Io che tasto il polso delle idee e delle utopie, mentre
mi perdo nei cunicoli delle necessità quotidiane,
nelle operazioni sostenibili e in quelle insostenibili,
difendendomi così dall'aggressione della poesia,
che incombe come un obbligo postumo sul mio destino.

CASA Mostra d’arte contemporanea a cura del LAP Laboratorio di Arte Pubblica e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle arti di Napo...