lunedì 26 gennaio 2009

Congedo

Per Elio Urbano

Quando se ne va un uomo,
un militante, un giusto,

uno che ti ha sorriso sempre,
senza neppure chiedere il tuo
sorriso, e lo rivedi nella memoria
indignato per i diritti,
per i diritti negati, e per i doveri,
per i doveri dimenticati,
allora le parole affiorano
dolenti, e insieme dense
di pensieri e affetti.

Elio si chiama, questo eroe
quotidiano delle grigie giornate
in cui anche solo a pensarlo
un sorriso, e un'azione piccola,
ma caparbia e solidale e utile,
ti consegnano domande severe
sul mondo che cambia,
e un interrogativo nei suoi occhi,
appena segnati dalle lacrime
del corpo e dell'anima
nelle ore vuote dell'ospedale,
ti affida un grumo, un nodo
di coraggio e di speranza.

Elio, il compagno, il militante,
il combattente per le ragioni
degli altri, ora compagno
delle memorie buone, quelle
da conservare come miracoli
del nostro tempo arido.

Addio, Elio, addio.

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