1 Agosto 1945
Sono Akiko Takakura, ho venti anni, lavoro nella Banca di Hiroshima. ecco, i banchi sono ricoperti della polvere del giorno, con i miei attrezzi tolgo rigorosamente la polvere, i banchi devono splendere. I gesti sono cadenzati, accarezzano sedie e tavoli, la polvere si raccoglie sul panno biancastro. Ho tutto il tempo di sognare mentre spolvero. I gesti sono cadenzati e precisi. Io seguo ritmi di musiche tradizionali, amo le nostre canzoni lente e ritmate. Tento mentalmente di articolare gli alti e i bassi del mio cantante preferito. Mi sfugge una sillaba, metto doverosamente la mano sulla mia bocca sconsiderata. Il lavoro è prezioso, siamo in guerra. Non sognare, Akiko, spolvera dignitosamente. [Liberamente ispirato a Testimonianze da Hiroshima]
Un luogo questo, per la scrittura e la lettura, creato da "paroladidonna" con un'ottica di genere, ma aperto a tutti. L'obiettivo è la creazione di uno spazio collettivo tra vita, informazione e letteratura
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