martedì 29 gennaio 2008

28 Gennaio 2008 Potenza e rogo

Tra gli alberi un raggio di sole di gennaio
ha messo il suo nido di luce e immaginato calore,
così mi riscaldo in questo giorno gelido e accorato,
mentre leggo della pena di un uomo senza lavoro,
dannato a scegliere il fuoco per scuotersi via
dal corpo e dall'anima le scorie della povertà,
dell'abbandono.

Le sirene hanno accompagnato il suo viaggio
verso l'incerto destino di vita o di morte,
mentre il tam tam della curiosità urbana
distribuiva la new notice nei circoli nei salotti
nei condomini nelle piazze nei negozi, pietà
d'occasione e stupore lavacoscienza di miserie
note: censite dall'istat, segnalate dai servizi
sociali, perorate dal vescovo, messe in agenda
dal sindaco. Traslate nel tempo fino
alla disperazione.

Il fuoco con eco di benzina e carne condannata
al rogo dalla follia della povertà, dalla piazza
ha invaso per un giorno le disperazioni di molti
e disturbato appena gli agi di tanti. Il fuoco ora
di questo sole di un giornodopo già troppo freddo
di indifferenza, appena disgela il mio silenzio
di cittadina complice sul disagio di troppi uomini
e donne senza voce senza appelli senza ascolto
senza diritti.

CASA Mostra d’arte contemporanea a cura del LAP Laboratorio di Arte Pubblica e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle arti di Napo...