Piccole storie

Ilaria aprì il giornale con il solito gesto lento, ma non era pigrizia ora, era timore. Il timore di trovare ancora la notizia, anzi il commento del commento del commento della notizia. Angela non c'era più, era ormai chiaro, girare per la casa a cercarla per sentire il suo risolino o le chiacchiere basse basse al telefono e il fumo appena una sensazione alle narici e poi le sgridate e le risposte dure e cattive di un'adolescente, le sue risposte dure, di madre, dure e distratte. Un amore grande e taciuto, un amore che riservava...per quando, si chiedeva ora che lei, lei non c'era più. E' partita, si diceva, è in America, è in Australia, è dovunque, purché non lì, lì no. La notizia, ormai veniva dopo tante altre, ma lei lì come sempre, con gli occhi chiusi stretti per non vedere. "Lei dorme. Anch'io voglio dormire, così, stretta a lei, al suo ricordo denso dolce. A dopo, Angela." A dopo, Ilaria.

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