martedì 15 gennaio 2008

La città e Elisa


L'Ansa segnala una new, tratta
della tratta di esseri umani
da parte di esseri senza umanità.

L'ironia mi serve, omeopatico
lenimento della disperazione della paura
dello sgomento. Elisa riemerge
come assillo quotidiano. Elisa perduta
e mai più ritrovata. Elisa cercata
e abbandonata. Elisa sui muri ogni anno
a Settembre con i rosari di cortei targhe
appelli ricordi ufficiali e lacrime
dentro senza neppure più parole. Nell'humus
memoriale della città dove gareggiano indifferenza
e passione, il volto della madre, delle madri
senza più figli e figlie, stars per disperazione
nel luogo delle sciarade degli introvabili,
tenta chi sa a dire, chi non sa a sperare,
chi può a rammaricarsi, chi non può
a chiudersi nell'angoscia di un evento
possibile, anzi potuto, perpetrato e sepolto.

Tratta dove? Tratta perché? Si cerca
ancora nel cemento l'orma del suo corpo.
Molti neppure nella memoria cercano
la sua immagine, altri ne conservano
l'ologramma nella mente, nel cuore,
nell'anima. Elisa, buco nero dove non c'è
speranza per nulla e per nessuno.

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