Potenza con vista

L'Appennino ti custodisce racchiusa
nel tuo cerchio di fiumi, torrenti e valli brevi,
il Basento, il Tora, il Gallitello respirano
all'alba per te una corona di nebbia.

La ferriera risponde all'invito col suo
inarrestabile soffio di fumo, striature di grigi
si adagiano lungo la valle per sollevarsi
poi su per le scale fino ai palazzi
del centro ai campanili alle antenne.

Il giorno ti sorprende, infine, per catturarti
in una lente di luce. Tutto si scopre il tuo corpo
diffuso lungo il crinale, con le sue frange
di cemento protese verso oltre la valle,
per risalire inerpicandosi su per l'anfiteatro
di monti intorno, fino all'alta Pignola, tuo specchio.



(Panorama di Potenza ripreso da Pignola, fotografie di Elisa Laraia)

Commenti

Eleonora Bellini ha detto…
E' bello questo amore per una citta contemplata come se fosse un corpo vivente (con tutti i cambiamenti dell'ora e dell'aspetto che incidono anche sui corpi...). Non conosco Potenza, ma qui mi appare viva e lontanamente familiare...
Buona scrittura, ancora! Eleonora Bellini
Lorenza Colicigno ha detto…
Grazie. Aspetto una tua poesia sulla tua città. Lorenza