giovedì 11 settembre 2008

Chiedere aiuto all'Europa

E' inutile nascondersi dietro un dito, per timore di essere definiti catastrofisti. In Italia c'è un tentativo neppure sommerso, neppure strisciante, di cambiare il giudizio sulla storia e sul fascismo creando così la base necessaria per ripristinare le condizioni per un nuovo fascismo. Non mi spaventano tanto le battute sulla repubblica di Salò ed altro dei colonnelli di Fini, che possono sono sconfessate dal richiamo ad una verità storica troppo recente per non essere ricordata, mi spaventa l'ottimismo colpevole di Berlusconi, il suo pretendere di nascondere il declino del suo paese dietro la cortina di un falso benessere diffuso, o forse, ancora peggio, la sua scelta di campo contro la povertà, il disagio dei più per il benessere dei meno.
Credo che potrebbe salvarci l'Europa, che pare avere una memoria più netta del recente passato nazista e fascista, ma occorre chiedere ufficialmente ai suoi organi istituzionali di "osservare" il nostro paese prima che sia troppo tardi, perché la lusinga del benessere può far breccia laddove la fumosità della presunzione e del falso orgoglio resta l'unica risorsa contro la povertà.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido la preoccupazione. Più che di benessere diffuso (certo che alcune categorie - tutte quelle non a reddito fisso - ci guadagnano; vedi L'ESPRESSO di oggi) mi pare si tratti di propaganda sul benessere: spot pubblicitari... Preoccupano, in quest'ottica, anche gli "spot" sulla storia. Tanto oggi si può dire e domani smentire (vedi Bossi sulla scuola). Mi preoccupa che, per i più, l'unica agenzia di informazione sia la Tv, ma quella dei giochi e del "disimpegno". Mi preoccupa che si sia perso il senso del collettivo e ci si chiuda nel più piccolo del privato. Che le lamentele non trovino organizzazione, solidarietà. E' un triste autunno. E non durerà poco. (Quanto vorrei che i fatti mi smentissero!)Eleonora

Lorenza Colicigno ha detto...

Spero che i fatti smentiscano gli inganni della cattiva politica. Si apre comunque una stagione di nuova partecipazione, dovremo essere insieme dovunque si manifesti per la verità contro la finzione, per la "libertà" e la "giustizia" contro le libertà e le giustizie di comodo. A presto, Eleonora, magari in piazza. Lorenza

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