E' un giorno di percorsi abituali
su scale consuete, dove lo sguardo,
intento a immagini remote, modella
il paesaggio e l'orizzonte,
distillando noia e accidia
in improvvisi sbadigli reali.
Le reti che fasciano ferite
urbane e feti di nuove fabbriche,
con intermittenze circolari
catturano innocenti sguardi
e stupore. L'albero spoglio
di questa primavera lacrimosa
ha generato un frutto, adozione
a distanza dal balcone
di un cittadino ineducato.
Così nel ritmo consueto
delle sue maglie la rete
consegna allo sguardo
l'istantanea di un frutto
sorpreso a marcire
tra rifiuto e abbandono.
Nessun commento:
Posta un commento