
Questa donna è nel nostro cuore,
lei ama la pace e genera guerra,
benché di parole. La sua solitudine
violata da un uomo, forse un folle,
guarda invano al domani. Chi la difende,
o la condanna, chi la chiude in carcere,
o discute della sua liberazione,
chi lascia che le cose vadano, come vanno,
Aung San Suu Kyi, noi ti ascoltiamo,
ti seguiamo, piangiamo il tuo sacrificio,
inumidiamo i tuoi occhi asciutti, di madre
privata dei suoi figli.
La pace è la tua ispiratrice, e la nostra.
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