lunedì 21 marzo 2011

Il 19 marzo a Potenza

Libera a Potenza, con 40.000 presenze. E' stata una due giorni all'insegna delle parole chiave verità e giustizia. Don Ciotti ha gridato le sue verità, la piazza commossa e festante al tempo stesso ha risposto con applausi convinti. La lettura dei 900 nomi di vittime delle mafie un rito doloroso, perché rimanda a vicende umane di vittime e familiari, toccate dalla morte, ma anche dai problemi di sopravvivenza conseguenti alla perdita di chi, in genere un padre, costituiva l'elemento forte dell'economia familiare, ma anche la possibilità di un'elaborazione del lutto nell'ottica della memoria e dell'impegno. Potenza è una città del Sud che ha avuto in questa occasione l'opportunità di una presa di coscienza del ruolo che hanno sull'etica e sull'economia la criminalità organizzata o meno, che la corruzione diffusa in scelte consapevoli o inconsapevoli, che il clientelismo come logica di governo dei problemi della disoccupazione e della crisi finanziaria locale e nazionale, sono sentiti come consuetudine di vita piuttosto che come violazione di norme e diritti, se Potenza ha capito e colta questa occasione lo vedremo solo nel tempo. Intanto grazie a Libera e a tutte le associaizoni nazionali e locali che hanno partecipato a questo evento di verità e giustizia.
Per il mio contributo come giornalista alla manifestazione rimando alle edizioni de La Gazzetta del Mezzogiorno della Basilicata del 19 e 20 Marzo.

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