Lezione seminariale particolarmente
interessante ieri a Potenza, nella Sala del Consiglio del
Dipartimento di Scienze Umane dell'Università di Basilicata,
nell'ambito delle attività del Dottorato di ricerca in Storia
dell'Europa Mediterranea dall'Antichità all'Età Moderna, in
collaborazione con la Deputazione di Storia patria della Lucania. Il
16 luglio, nonostante si sia in un tempo tradizionalmente dedicato
alle vacanze, la sala era piena. Antonio Lerra, docente Università
degli Studi della Basilicata, elemento
portante del Dottorato, Presidente
Deputazione Storia Patria, ha brevemente introdotto la lezione di
Salvatore Lardino sul tema “Terra e contadini nel Mezzogiorno
contemporaneo Tra storia e Storiografia”, parlando tra l'altro
dell'importanza della storia nella formazione degli studenti medi,
storia di contro spesso sacrificata a vantaggio di altre discipline.
Lardino, che è appunto docente di scuola media e tra le punte di
diamante della Deputazione di stiria patria lucana, è autore del
volume recentemente pubblicato “Il sogno di una cosa”, Il
movimento per la terra in Basilicata tra storia e storiografia.
Storico di chiara competenza, Lardino ha mostrato grande capacità di
analisi dei fatti, in un'ottica di lettura attenta e critica alle
scelte politiche della DC e del PCI rispetto ai movimenti contadini
prima e dopo la seconda guerra mondiale, ha delineato la complessità
della figura del contadino nella cultura mediterranea. - Non ha la
chiarezza dell'inglese farmer o del tedesco bewohner, - ha detto
Lardino – ma fa riferimento a una pluralità di figure: piccolo
proprietario, fittavolo, boscaiolo, bracciante parzialmente,
pastore, soprattutto in Sardegna, sfocia nella pluriattività. La
nozione di contadino, inoltre esige che di essere confrontata con
quella più lata di famiglia contadina, che ci riconduce alla
pluralità degli insediamenti rurali, diversificati, o accentrati,
nei borghi rurali, le agrotown, o decentrati, o stanziali o migranti
o itineranti, come le vie erbose della Basilicata, che dal Melfese
conducevano al Tavoliere delle Puglie. Altro elemento che
caratterizza il contadino meridionale, mediterraneo in genere, è la
duplicità duplicità di rapporto tra autoconsumo e il mercato. -.
Antropologicamente il contadino è tra le figure del limite, nel
senso ha scontato certamente un passato di sofferenze, e si deve
attenzione alla storiografia dei più deboli, ma senza inutili
epopee, come afferma Lerra, che fanno male alla storia dei contadini.
La lezione ha messo in rilievo come l'uso della storia in un'ottica
di richiamo di flussi turistici nei diversi paesi della Basilicata,
con progetti sostenuti dall'APT Basilicata, presentano il limite di
confinare il fatto storico nell'epopea, non favorendo la comprensione
nella complessità del contesto storico di riferimento. Lardino ha
invitato ad una rilettura attenta dell'opera di Rocco Scotellaro, nel
sessantennio della morte e nel novantennio della nascita, nella fase
della sua permanenza a Portici, periodo che non è da intendere come
fuga da Tricarico, bensì come esigenza di rileggere dall'esterno e
con un metodo critico il protagonismo suo e dei “contadini del sud”
negli anni in cui era stato Sindaco a Tricarico.
Un luogo questo, per la scrittura e la lettura, creato da "paroladidonna" con un'ottica di genere, ma aperto a tutti. L'obiettivo è la creazione di uno spazio collettivo tra vita, informazione e letteratura
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Poesia e musica. La mia poesia "Amo la pace" musicata con AI da Velasquez Bonetto alias Laszlo Ordogh
https://www.facebook.com/share/p/U9boS1kNavGughEY/ Buon ascolto!
-
Lo Zonta Club di Potenza ha ospitato il 18/19/20 ottobre il Meeting dell'Area 3 Distretto 28 a Potenza, il cui centro storico è stato vi...
-
Lode al Robinwood dei nostri tempi che toglie ai poveri per dare ai ricchi. Lui sì che ha capito che aria tira nella gran massa dei suoi lau...
-
Chi è Arcangela Viggiano? Con quali parole vorrebbe che i suoi lettori la identificassero? Non le nascondo che sono tentata di usare ...
Nessun commento:
Posta un commento