http://www.editricesapienza.it/sites/default/files/5761_Vito_Riviello_Tutte_le_poesie_OA.pdf
A Vito Riviello, in occasione della sua morte, avevo dedicato questa mia lirica, che ripropongo nel giorno del suo ritorno al mondo dei lettori.
Quando
muore un poeta
Vito
si avvitava alla vita,
mentre
con occhi a periscopio
scrutava
il mondo nella marea del tempo,
con
l'acutezza visiva del poeta
e
del saggio che conosce i termini
del
viaggio di andata e ritorno
da
ogni dove e quando, esercitando
il
dovere e il godere di stare
nel
mondo, dalla poltrona del corpo.
Vito
si è svitato dalla vita
per
necessità improrogabili altrove,
ma
gli occhi riversi dai versi
lanciano
per sempre acuti riverberi,
lumina
che aprono feritoie
"da
cui si guardano
le
proprie ferite
escoriazioni
lessicali,
e
sintagma che bolle
s'affigge
nelle bolle
vespertine
delle paralisi."
Lampi
di ludica intelligenza
fonica
ed etica ed estetica
ed
antitetica, dentro le rotte
raggiunte
a tutta via partendo
dal
suo Rome parking, con allusivi
rimandi
ai comuni condomìni
dell'esistere
dentro e fuori.
Evito,
dunque, di dire addio a Vito,
l'incontro,
infatti, sulla scala
condominiale,
mentre ce ne andiamo
sopra
e sotto, io portandomi dietro
il
bar del paese, lui per sempre
sulle
più alte vette.
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