Intervista a Fiona Saiman aka Lucia Baldini
di Lorenza Colicigno
Fiona Saiman
Continuiamo a interrogarci sulla connessione tra vita reale e vita nei mondi immateriali, in particolare in relazione al progetto 2Lei in Second Life e in Craft World, nel cui staff organizzativo siamo entrambe coinvolte con grande impegno. Ma prima di entrare nel tema, ti chiedo se vuoi parlarci di te, del tuo percorso verso i mondi virtuali, della relazione tra Lucia Baldini e Fiona Saiman. Vorrei che affrontassi un’analisi per quanto sommaria di questa dualità, se è una dualità. E’ una domanda che spesso rivolgo a me stessa, e mi piacerebbe cogliere e capire almeno qualche sfumatura di queste scelte personalissime.
Io sono. Io sono io ovunque abito. Porto con me ovunque
quella che sono, penso, agisco. Non ci sono confini fra quello che siamo
davanti e al di là di un monitor, non si può fingere in 15 anni di virtualità ,
non si può essere quelli che non siamo per così tanto tempo. Nel bene e nel
male io sono io, sempre.
Quali sono state le tue attività in SL e ora in Craft World cui hanno dato più valore alla valorizzazione della tua sensibilità e della tua identità di persona?
Sono entrata la prima volta in Second Life nel 2006, all'inizio ho trovato molte difficoltà e troppi pochi Italiani per farmi aiutare. Quindi mi sono “buttata” sul web, cercando di capire sopratutto quale fosse lo scopo di questo strumento e come poterlo sfruttare, ebbi allora la fortuna di trovare un forum di Second Life Italia, una vera e propria “Bibbia” di SL, dove ho appreso e letto avidamente tutto quello che poteva aiutarmi. Ma la vera svolta in questo mondo è stato l'incontro con Archimedix Bulan Owner della Biblioteca Archimedica, che ringrazierò sempre per avermi accolto e insegnato tutto quello che c'era da imparare per aiutarlo nella sua attività. Autori veri, scrittori che dalla RL arrivavano in SL a presentare i loro romanzi. Ho conosciuto molte persone, mi sono sentita davvero utile e sopratutto orgogliosa di poter usare uno strumento che aiutasse a migliorare la mia persona e la mia cultura. Ho proseguito con Archimedx fino a quando giunse il periodo d'oro di SL dove anche musicisti e cantanti di real life scoprirono questo mondo e approdai a Ibridarte capitanata da Luca Nesti (cantautore toscano) e dal saper allestire ambientazioni per scrittori mi sono ritrovata a seguire e collaborare nell'organizzazione di concerti. Non mi sono mai fermata da quel momento. Da Ibridarte giunsi poi alla Regione Toscana guidata da Grocon Emoto, e parallelamente venni a conoscenza di un servizio di volontariato della Linden LAB, grazie all'incontro con un altro grande personaggio esselliano di nome Salahzar Stenvaag, il quale mi suggerì di fare parte del Gruppo Mentor e di mettere a disposizione di tutti il mio sapere, la mia esperienza, per far conoscere la faccia bella di SL a chi ci entrava per la prima volta. E così è stato, e devo dire che ho vissuto il periodo più bello della mia seconda vita. Fra tutte queste esperienze, ho coltivato la passione della fotografia, sperimentato stili diversi, seguito suggerimenti di Artisti SL e RL, studiato anche, fino a quando non mi ha preso sotto la sua ala protettiva Paolino Szepansky aka Paolo Brenzini Artista fotografo genovese, con Lui ho collaborato tantissimo e ovunque sia sparso nel cielo avrà sempre la mia riconoscenza. Ma ringrazio anche Christower Dae, Magicflute oh, Alex, Papper Pap, Roxelo Babenco ,Tani Thor, Aloisio Congrejo per non dimenticare Riccardo Rivarola e Punk Janus che mi hanno sempre spronato a continuare a sperimentare e sopratutto condividere con gli altri la farina del mio sacco. Dare e avere sempre e ovunque, il motto di Pyramid Cafè, altra Comunità italiana che operava nella promozione gratuita di eventi di ogni sim italiana e non nel metaverso. Sai, Lorenza, potrei continuare a citare cosa ho fatto finora e i nomi di tantissimi grandi personaggi di questo mondo ma finirei per scrivere la treccani, lol, è stata una seconda vita intensa e ricca di collaborazioni e soddisfazioni personali, preferisco fermarmi qui. Alla fine non amo molto i riflettori seppur mi trovo e mi sono trovata felicemente coinvolta in tantissimi progetti. Fra cui il 2Lei che ho visto praticamente nascere, e in cui ho sempre creduto molto. Ma voglio spendere gratitudine anche per Craft (dato che oramai sono 10 anni che vivo anche in questo mondo), Craft World mi regala tuttora la consapevolezza che le persone ti vedono davvero e ti donano stima e tempo, a differenza di Second Life che adesso non riconosco più nel mio mondo. A Craft vieni accolto e benvoluto subito, vige l'armonia, è una Comunità affiatata e unita, raramente esistono situazioni di litigi e rivalità. Craft è pura Didattica, Cultura, è Arte, le cose che ho sempre cercato di coltivare, infine posso dire che Craft World é respirare la libertà di essere quello che sei e di portare avanti anche i tuoi interessi, importanti esattamente come i progetti di altre persone.
La tua identità virtuale è legata alla fotografia. Partiamo dal presupposto, tutto da analizzare e verificare, che vi sia un confine tra realtà fruita in presenza e realtà fruita attraverso la tecnologia, vuoi parlarci della differenza che avverti, se l’avverti, nel fotografare un paesaggio 3D, un avatar, in particolare donna, rispetto al fotografare ambienti e persone nel mondo reale?
Dopo tante sperimentazioni, posso dire che la differenza
fra reale e virtuale in campo fotografico è sostanziale, e ovvia. Ma più che gareggiare a rendere il più possibile
reale una foto digitale, ho sempre cercato di trasmettere l'autenticità di
un'emozione provata davanti a un cielo mozzafiato, o al riflesso sul mare, non
occorre che il soggetto sia il più simile
alla realtà, ma che la mia
emozione sia reale. Lascio invece ad altri più talentuosi, la fotografia su
volti ed espressioni, sono dell'idea che è meglio specializzarsi in una cosa
sola, e fatta bene, invece che mille tentativi nel voler riuscire in tutto e
poi fallire.
Tornando a 2Lei in Virtual Worlds, ieri sera attraverso “7735”, testo di Seta Rosea, cui hai offerto magistralmente la tua voce, ci hai fatto scoprire come essa riesca a tradurre emozioni profonde - tali che la distinzione tra reale e virtuale sembri in fondo davvero solo accademica -, mettendo a nudo il tema della corresponsabilità nella “eliminazione della violenza contro le donne”, per citare il tema di fondo della Giornata del 25 novembre. Non di meno ha emozionato il machinima che ne è stato tratto, di cui hai curato la regia con Sergeij Zarf/Mario Fontanella. Di questo aspetto avremo modo di parlare con lui, come “maestro” di “Riprendiamoci”, prossimamente nostro ospite. A te per concludere questa nostra conversazione un’ultima domanda. Ritieni che un tema così terribilmente reale possa essere affrontato in questi mondi tecnologici con la piena convinzione di contribuire efficacemente al cambiamento culturale da cui solo può derivare l’auspicata eliminazione della violenza contro le donne?
In ogni angolo del mondo (in tutti i mondi) c'è una persona che ha bisogno di essere ascoltata, presa per mano, siamo apparentemente felici di abitare un mondo colorato che ci aiuta a fuggire da cose troppo drammatiche ma poi ogni notte ognuno spegne il pc e si trova nella sua solitudine, nella sua vita complicata, da cui non si sa come uscire. Non siamo solo avatar, siamo persone, con problemi e scudi fragili, è oramai noto quanto il dramma della violenza abbia sconfinato, sopratutto la violenza verbale e psicologica, pericolosa quanto la fisica, abita anche su molti social, è importante spargere il seme dell'ascolto ovunque. Dobbiamo continuare a dire che NOI ci siamo, dobbiamo parlarne ancora tanto sempre e ovunque. Ogni 25 Novembre rifletto su quanto sia ancora molto triste continuare ad aggiungere nomi alla lista delle vittime, ma ogni anno io ci credo e continuerò a crederci, un giorno finalmente riusciremo a fare così tanto rumore fino a debellare per sempre questa piaga mondiale. E voglio fare un appello: “ Chiunque tu sia, qualsiasi condizione problematica tu viva, io ci sono, contattami, io ti ascolterò. Ovunque”. Ti ringrazio, Lorenza, e non solo per questa intervista, grazie anche per la tua Amicizia, così come ringrazio Rosanna e tutta Craft World, abbiamo fatto un egregio lavoro collettivo in armonia e affiatamento. Ringrazio Seta che mi ha permesso di vivere di emozioni, attraverso le sue. Ringrazio le Amicizie ritrovate. E ringrazio anche Second Life, perché siamo come libri colmi di storie e persone, siamo pieni d'amore e parole , siamo il mondo che abbiamo vissuto. E tutto è ed è stato prezioso.
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