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lunedì 21 ottobre 2024
Zonta International Club: Meeting di Area 3 Distretto 28 - 18/19/20 ottobre 2024 Potenza
Lo Zonta Club di Potenza ha ospitato il 18/19/20 ottobre il Meeting dell'Area 3 Distretto 28 a Potenza, il cui centro storico è stato visitato in relazione a luoghi connessi a figure rilevati di donne della nostra storia cittadina, e a Picerno, presso l'hotel Bouganville.
Il meeting ha esaltato i valori fondamentali dello Zonta, che possono sintetizzarsi nelle parole fiducia, onestà, solidarietà.
ZONTA INTERNATIONAL è un’organizzazione mondiale di servizio costituita da donne attive nel mondo del lavoro, desiderose di impegnarsi nella mission del Club: organizzare attività e servizi a livello globale e locale per migliorare lo stato legale, politico, economico, culturale, sanitario e professionale delle donne e promuovere la giustizia ed il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali per incoraggiare la diffusione di elevati standard etici nelle professioni e nelle organizzazioni di lavoro.
Zonta International vanta lo stato consultivo presso l’ONU dal 1946, in particolare presso ECOSOC, UNICEF, UN WOMEN, ILO . Ha inoltre lo stato partecipatorio presso il Council of Europe, mantiene rapporti attivi con l’UNESCO e ha rappresentanti presso la sede delle Nazioni Unite di Ginevra, New York, Parigi e Vienna.
Numerose le autorità Zontiane ospiti dello Zonta Club Potenza, tra cui la Governor Zonta International Distretto 28, Kathrin Laubacher.
Il 18 ottobre si è tenuto un incontro informativo/formativo con le socie Zonta Club Potenza Ivana Pipponzi, Consigliera di Parità Regione Basilicata, Cinzia Marroccoli, Psicoterapeuta, presidente Telefono Donna Centro Antiviolenza/Casa rifugio E. Scardaccione, Rosa Solimeno, imprenditrice, Vicepresidente Zonta Potenza, che hanno parlato ciascuna per le proprie competenze della condizione della donna in Basilicata, collegandola al quadro italiano.
Si è tenuta nello stesso giorno una visita guidata alla città di Potenza in alcuni luoghi che ricordano figure notevoli di donne:
Visita alla Torre Guevara con riferimenti alle Contesse Caracciolo, Guevara e Loffredo, alla Cattedrale di San Gerardo e S. Maria Assunta, Quartiere Famiglia Addone, con riferimento a Carolina Addone Pomarici, educatrice alla libertà, al Già monastero San Luca dove le Clarisse di San Luca sventolarono il 18 agosto del 1860 per prime in Italia sul tetto del convento la bandiera nazionale (Potenza è città Medaglia d’oro del Risorgimento), al Palazzo Loffredo, sede del Museo Archeologico Nazionale, dove è conservata, tra gli altri reperti, la Principessa di Vaglio, adolescete sepolta con i suoi oramenti in oro e ambra, la Piazzetta Martiri Lucani, che conserva la memoria del culto della dea Mephitis (VI – IV sec a. C.) cui si è sovrapposta la devozione alla Madonna.
Potenza non è solo sguardo nel passato, ma anche nella prospettiva del futuro, come è evidente nella visita a Piazza XI settembre (lato ovest del Palazzo Municipale) con una delle 7 postazioni dell’esposizione multimendiale urbana del LAP Laboratorio Arte Pubblica, ideatrice e curatrice Elisa Laraia, socia Zonta Potenza.
Alla visita alla città di Poteza ha fatto seguito la cena al ristorante Al Duomo, realtà imprenditoriale totalmente al femminile, a cura di Rosa Solimeno, Vicepresidente Zonta Potenza.
Il 19 ottobre 2024 a Picerno si è tenuta l'Assemblea di Area, apertasi con la relazione della governor Kathrin Laubacher, traduttrice d’eccezione Sonia Albanese, che ha successivamente presentato le slides relative al Comitato delle Nomine.
Alcuni scatti che sintetizzano i lavori della giornata del 19 ottobre.
I club Zonta Bari, Zonta Taranto e l’Advocacy di Area con la Governor del Distretto 28
In collegamento online sono intervenute Leonilda Cossutto, presidente Zonta Italia, Francesca Fucaloro, Past Area Director e componente Zonta Italia, Zelinda Legge, Vice Governor, Donatella Jaeger Bedogni, Ambassador, Daniela Pedrini, Zonta Italy e-club, che ha illustrato le Borse di Studio Zonta Italia.
Sono state elette le Componenti del Comitato Nomine, Giovanna Fichera, Presidente, Elena Arnoletti, Marisa Velleri.
A conclusione dell’Assemblea le Presidenti intervenute hanno illustrato le attività svolte e programmate per il 2024/2025.
Si è poi tenuta la tradizioale Cena di Gala.
Durante la cena del 19 ottobre Eva immediato, docente e attrice, Socia Zonta e Premio Donna Zonta 2018, ha presentato una sintesi dallo spettacolo "Le brigantesse", realizzato con l'arpista Daniela Ippolito, Premio Donna Zonta 2018, assente per motivi familiari. Eva è stata accompagnata dal maestro Pierdomenico Di Benedetto.
A conclusione della Cena di Gala, foto di gruppo e saluti con dono del Club di Potenza alle Presidenti e alle Autorità Zontiane: La poesia del cibo e il cibo della poesia.
venerdì 5 aprile 2024
La Giuria della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, di Elisa Laraia
Elisa Laraia
Sta per aprire i battenti la 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia dal titolo Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, che si svolgerà tra i Giardini e l’Arsenale dal 20 aprile al 24 novembre 2024.
Resa nota la Giuria della 60. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere, che è composta da Julia Bryan-Wilson (presidente), curatrice americana e professoressa alla Columbia University; Alia Swastika, curatrice e scrittrice indonesiana; Chika Okeke-Agulu, curatore e critico d’arte nigeriano; Elena Crippa, curatrice italiana; María Inés Rodríguez, curatrice franco-colombiana. La nomina della Giuria è stata deliberata dal Cda della Biennale di Venezia su proposta del Curatore Adriano Pedrosa.
Julia Bryan-Wilson - presidente - è docente di arte contemporanea e studi LGBTQ+ alla Columbia University. Tra le sue curatele figurano Cecilia Vicuña: About to Happen (con Andrea Andersson) e Louise Nevelson: Persistence. È autrice di Art Workers: Radical Practice in the Vietnam War Era; Fray: Art and Textile Politics (vincitore dell'ASAP Book Prize, del Frank Jewett Mather Award e del Robert Motherwell Book Award); Louise Nevelson's Sculpture: Drag, Color, Join, Face. Bryan-Wilson è stata Guggenheim Fellow 2019.
Alia Swastika è curatrice, ricercatrice e scrittrice. Negli ultimi dieci anni ha esteso le sue ricerche e la sua pratica curatoriale alla questione e alle prospettive della decolonizzazione e del femminismo. Coinvolta in diversi progetti di decentralizzazione dell'arte, è direttrice della Biennale Jogja Foundation a Yogyakarta, in Indonesia, dove porta avanti ricerche sulle artiste indonesiane durante il Nuovo Ordine e su quelle politiche di genere del regime che hanno influenzato le pratiche artistiche in quel periodo. Fa parte del team curatoriale della Biennale di Sharjah 16 che si terrà nel 2025.
Chika Okeke-Agulu è Direttore del Corso di Studi Africani, Direttore dell'Africa World Initiative e Professore di Arte e Archeologia e di Studi Afroamericani all'Università di Princeton. È Slade Professor of Fine Art all’Università di Oxford (2023) e Fellow della British Academy. Scrive su Nka: Journal of Contemporary African Art ed è autore di El Anatsui. The Reinvention of Sculpture (2022). Okeke-Agulu fa parte del comitato consultivo dello Hyundai Tate Research Centre, Tate Modern.
Elena Crippa è una curatrice italiana che vive e lavora a Londra. Dal 2023 è Head of Exhibitions alla Whitechapel Gallery di Londra. È stata Senior Curator of Modern and Contemporary Art alla Tate Britain, dove ha curato mostre che esploravano le intersezioni transnazionali e transculturali, confrontandosi con l'arte da una prospettiva globale. Tra queste All Too Human (2018), Frank Bowling (2019), Paula Rego (2021) e la commissione Hew Lock: The Procession del 2022.
María Inés Rodríguez (© Portrait: Danh Vo) è una curatrice franco-colombiana, direttrice della Fondazione Walter Leblanc di Bruxelles e direttrice artistica di Tropical Papers. Impegnata nella promozione del dialogo tra la produzione artistica e i contesti storici, politici e sociali a livello locale e globale, è stata direttrice del CAPC Musée d'art Contemporain di Bordeaux, curatrice del MASP di San Paolo in Brasile, curatrice capo del MUAC di Città del Messico, del MUSAC in Spagna e curatrice ospite del Jeu de Paume di Parigi.
La Giuria dell’Esposizione Internazionale Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere assegnerà, nel corso di una cerimonia che si terrà a Venezia sabato 20 aprile 2024, il Leone d’oro per la miglior Partecipazione Nazionale; il Leone d’oro per il miglior partecipante all’Esposizione Internazionale; il Leone d’argento per un promettente giovane partecipante all’Esposizione Internazionale; un massimo di una menzione speciale alle Partecipazioni Nazionali; un massimo di due menzioni speciali alle partecipazioni all’Esposizione Internazionale.
Aspettando la 60.Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, intendo rinnovare la memoria di alcune opere di grande impatto emotivo e di forte spessore artistico della 59.Esposizione, con le fotografie di Claudia Gambadoro.
Padiglione Lettonia | Melissa Braden e Ingüna Skuja | Selling Water by the River
(Il proprio spazio abitativo diventa luogo di dibattito pubblico. La casa delle artiste diviene il padiglione, le stanze sono segnate su una mappa. I circa 300 manufatti in porcellana fanno le stesse funzionalità degli oggetti di uso quotidiano)
Arsenale | Marguerite Humeau | Migrations (El Niño, Kuroshio, La Niña)
Sculture biomorfiche di sofisticata sperimentazione tecnica, composte di materiali quali alluminio, sale, rifiuti plastici rinvenuti nell’oceano e alghe.
Padiglione nordico - “The Sámi Pavilion” | Máret Ánne Sara | Gutted - Gávogálši (sculture sospese composte da interiori di renna)
Padiglione nordico - “The Sámi Pavilion” | Paulina Feodoroff | Matriarchy (performance and digital screen installation)
Padiglione Stati Uniti - “Sovereignty” | Simone Leigh | Sentinel
“Essere sovrani non significa essere soggetti all’autorità di un altro, ai desideri di un altro o allo sguardo di un altro, ma piuttosto essere autori della propria storia”
Padiglione Stati Uniti - “Sovereignty” | Simone Leigh | Satellite
domenica 7 gennaio 2024
CASA Mostra d’arte contemporanea a cura del LAP Laboratorio di Arte Pubblica e della Scuola di Scultura dell’Accademia di Belle arti di Napoli - Palazzo della Cultura di Potenza - 21 Dicembre 2023 | 9 Gennaio 2024, con il patrocinio del Comune di Potenza, il patrocinio morale della Regione Basilicata, del Museo Nazionale di Matera, Direzione Regionale dei Musei della Basilicata, APT, nell’ambito dell’Accordo Quadro con l’Accademia di Belle Arti di Napoli e l’Università degli studi della Basilicata, Dipartimento DISU.
La Mostra d’Arte Contemporanea CASA trasforma il Palazzo della Cultura della Città di Potenza in una grande abitazione, il contenitore museale a vocazione multimediale ospita dodici videoinstallazioni che narrano della vita intima degli artisti coinvolti, i quali mettono in luce concetti diversi così come diverse sono le loro identità. L’utilizzo dell’obiettivo fisheyes è il collegamento, la scelta estetica, che caratterizza le opere create ad hoc per la mostra: guardare fuori attraverso lo spioncino della porta di CASA che ci protegge, per svelare il Dentro e il Fuori, tra Privato e Pubblico.
La conferenza stampa di presentazione della mostra
Mistress, la videoinstallazione di Valeria Fittipaldi, pone l’accento sulla Chiesa come casa discriminatoria per le donne. In un momento in cui sempre più si sente l’urgenza di un cambiamento culturale che vada verso l’empowerment femminile, l’artista sottolinea l’urgenza della questione femminile e etnica attraverso i simboli della Chiesa Cattolica, che anche al suo interno è attraversata da tale riflessione.
La videoinstallazione Harmonium Domus di Salvatore Mancino, è composta dallo scheletro di un violoncello, costruito dall’artista, che si sovrappone a un monitor sul quale un video svela un ambiente domestico abitato da musicisti che appare e scompare al ritmo della musica: un luogo intimo di incontro tra sonorità. La videoinstallazione Sono a casa (?) di Josef, è composta da una scultura, una mano che impugna una penna, e un monitor sullo sfondo, nel quale l’artista nella penombra della sua stanza disegna, progetta, crea, in un flusso che narra della sua vita in cui fare arte è essenziale. L’opera Replica di Elvira Diana è composta da un piedistallo che sorregge un cellulare, il fruitore può entrare nel privato dell’artista dallo smartphone, la protesi tecnologica più privata che ognuno di noi conserva gelosamente, vedendo la sua cucina vuota, dove la luce si accende e si spegne al tempo stesso svelando e proteggendo la casa. La videoinstallazione Sentieri di Ilaria Castaldi ragiona sulla fisicità su due livelli, quello tangibile, reale, dei piedi in terracotta sorretti da due piedistalli, e quello etereo, virtuale della figura dell’artista, video-proiettata sulla parete sullo sfondo, che cammina da un piedistallo all’altro cercando la propria identità in uno stato di insoddisfazione perpetua. Nicola D’Ambrosio in Le luci ti porteranno verso casa ci coinvolge attraverso una performance nel suo ambiente domestico trasferito in un luogo altro, con cinque piedistalli che sorreggono oggetti del suo quotidiano trasformati in modo ironico. D’Ambrosio impersona una lampada, quella ritratta nel suo video, mentre si spegne e si accende, riflettendo sulla sua consapevole innocenza che irrompe nella noia del quotidiano.
Immacolata Policarpo in The living sea ci pone davanti a un monitor, posto sul pavimento, che ritrae la riva del mare, un cerchio di sassi ricalca il cerchio del fisheye nel quale l’artista immerge i suoi piedi, parlandoci di un mare tumultuoso, indomabile metafora dell’ansia del mondo contemporaneo, ma anche del mare calmo che accoglie al suo interno la vita e nel quale noi possiamo nuotare, cercando una consapevolezza che può salvarci dall’inquietudine.
Valentina Spinelli con Oggettificazione per il consumo ci parla del terrore della donna di essere aggredita, di subire violenza da parte degli uomini, nel suo video cammina velocemente, la telecamera dello smartphone inquadra i suoi passi e il suo guardarsi attorno, teme il catcalling, questa paura si concretizza in una scultura in lattice di due seni e un sedere appesi a ganci da macellaio su un carrello di metallo, la videoinstallazione è esplicita: parla di donne come carne da macello.
Gabriele Di Girolamo in RECy(r)cle ci parla di un mondo nel quale la ciclicità del male imperversa, l’opera ricalca la situazione degli attuali conflitti armati, che l’artista nella videoinstallazione interpreta ritraendo se stesso in una gabbia di ferro, da cui tenta di liberarsi bruciandola e autoponendosi in una situazione di pericolo. Il video, girato in fisheye, viene proiettato su una lastra di metallo circolare, sottoposta ad acidi e al fuoco, la circolarità è simbolo di un mondo uroboro. Metta Borriello in Out There Behind the Door pone il fruitore davanti ad una porta con un occhiello, lo invita a guardare al di fuori della casa, a guardare alla complessità delle relazioni sociali e ai tanti autocondizionamenti che rendono queste relazioni complesse, con un’ansia sociale incombente. Borriello è il protagonista del video, allo stesso tempo è dentro e fuori dalla casa, narrandoci del suo vissuto intimo, ansiogeno, il messaggio è ancora una volta individuale e collettivo, la colonna sonora amplifica la tensione emotiva, lasciando nel fruitore l’interrogativo: aprire o lasciare chiusa la porta della propria casa.
Nunzia Ascolese con Nord, sud, ovest ed est: qual é la direzione giusta quando perdi la strada? mette in mostra una porzione di pilastro in cemento, simbolo della forza con cui l’uomo si impone sull’ambiente naturale, costruendo, costruendo, costruendo senza farsi carico dell’impatto che ha sul pianeta, i punti cardinali a terra e due monitor incastonati nel cemento svelano la prospettiva domestica dell’artista che scruta con occhio attento la complessità della relazione tra noi e la nostra Terra. Ladifatou Traore in N•48, videoinstallazione composta da una animazione in 3D e una scacchiera in gesso, ci parla del momento della crescita individuale di ognuno quando passiamo dalla sicurezza che ci dà il nostro ambiente domestico al confronto con i pericoli del mondo esterno, questo passaggio decostruisce l’idea stessa di casa mettendo in crisi la nostra identità e i nostri ruoli, di questo ci parla la scacchiera nella quale tutti gli scacchi assumono la stessa identità sconfiggendo ogni gerarchia.
La complessità dei messaggi che veicola la Mostra d’Arte Contemporanea CASA descrive e interpreta la complessità del nostro presente, coinvolgendo i fruitori con la forza delle emozioni-riflessioni visive e uditive, sottolineata dalle sonorità domestiche, un trillo di campanello e il battere di un pugno su una porta, che invadono lo spazio espositivo, nell’esigenza di trovare le connessioni positive tra la nostra casa Privata e intima, la nostra casa Pubblica, la società in cui viviamo immersi, e la nostra insostituibile casa Terra.
venerdì 15 dicembre 2023
lunedì 19 giugno 2023
lunedì 27 febbraio 2023
Cronaca di un'ordinaria settimana di febbraio, di Lorenza Colicigno 20 febbraio - 27 febbraio 2023
Cronaca di un'ordinaria settimana di febbraio, di Lorenza Colicigno 20 febbraio - 27 febbraio 2023
24 febbraio 2023
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